Fiumi e uomini: una convivenza difficile. Criticità e prospettive per un vero adattamento al cambiamento climatico
411
In secca, dai corsi stentati, o gonfi di acque irruente e trascinanti: abbiamo cominciato (finalmente!) a preoccuparci dei cambiamenti climatici e della salute dei nostri fiumi, perché ci stiamo accorgendo che una risorsa che consideravamo scontata – rinnovabile – tanto scontata e inesauribile non è. Da tempo il nostro rapporto con i fiumi è di tipo parassitario: li usiamo e ne abusiamo, ne stravolgiamo la rete e la biodiversità, e poi ce ne dimentichiamo. Fino all’emergenza successiva, sempre più ravvicinata e catastrofica negli effetti. Se solo ricordassimo come vita, sviluppo sociale, tecnologico e culturale dell’umanità sono stati possibili grazie alle loro acque… «I fiumi sono stati l’ambiente naturale che più di ogni altro ci ha permesso di diventare ciò che siamo.» Stefano Fenoglio, zoologo dell’Università di Torino, è un figlio dei fiumi. Li frequenta da quando era bambino, da decenni li studia e li monitora. Li ama da sempre. Spinto da una passione precoce e da una profonda conoscenza, oggi ci guiderà in un’avvincente «navigazione» alla riscoperta di questi amici – in passato intimi, curati e rispettati – e ci spiega come i fiumi abbiano permesso ai gruppi umani, da nomadi e cacciatori quali erano, di diventare stanziali e di dedicarsi all’agricoltura; come siano stati essenziali per soddisfare i nostri bisogni primari (sostentamento e igiene); come ci abbiano garantito difesa e nutrimento; come abbiano permesso l’insediamento e la formazione di grandi comunità, lo sviluppo economico, territoriale, tecnologico; come abbiano reso possibili le comunicazioni commerciali e culturali. Un reticolo vitale, così simile al sistema di arterie, vene e capillari che attraversa il nostro corpo e che nutre non solo il paesaggio, ma fin dall’antichità stimola lo spirito, l’intelligenza, l’inventiva e ha migliorato il benessere mentale dell’uomo. Il Prof. Fenoglio è anche ideatore e animatore del Centro per lo studio dei fiumi alpini “ALPSTREAM” – che ha l’aspirazione di offrire una stazione sperimentale di ricerca di alto livello scientifico fortemente radicata sul territorio ma, al contempo, caratterizzata da un respiro internazionale e inserita in una rete di strutture di ricerca su ambienti lotici e montani. Un nuovo fondamentale capitolo per gli studi ecologici in Italia. Anche di questo il prof. Fenoglio ci parlerà nel corso dell’evento “Fiumi e uomini: una convivenza difficile. Criticità e Prospettive per un vero adattamento al cambiamento climatico”.

LUOGO: Podere Ambolana – Pad. 14 – Aula A + B (Aula Magna)

ORARIO E DURATA: dalle 11:00 alle 12:00. Attività ad accesso libero

REFERENTE: Rossano Bolpagni

STRUTTURA DI APPARTENENZA: Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale



Biodiversità (Biodiversity)