I farmaci sono maschilisti? Differenze di genere nella risposta alle terapie
410668411
La sfera della salute è stata declinata per lungo tempo quasi esclusivamente al maschile. Le ricerche cliniche, negli anni, hanno dimostrato che esistono ragioni precise che determinano una diversa risposta ai farmaci nella donna e nell’uomo, da ricondurre a specifiche differenze biologiche, biochimiche e di genere. Inoltre, rispetto agli uomini, le donne manifestano più reazioni avverse, cioè eventi inattesi non indicati nei bugiardini dei farmaci. Questo non dovrebbe stupire, considerando che ancora oggi assumiamo determinati farmaci per i quali l’effetto non è stato studiato sulla popolazione femminile; per lungo tempo le donne sono state escluse dalle sperimentazioni scientifiche necessarie ad introdurre nuovi farmaci in commercio. Di tutto questo si occupa la “Farmacologia di genere”.
L’attenzione al genere in ambito medico consente lo sviluppo di terapie personalizzate, che mirano alla centralità del paziente; tale approccio costituisce uno degli orizzonti innovativi della ricerca biomedica e una sfida per i sistemi socio-sanitari.

LUOGO: Plesso di Ingegneria Didattica – Pad. 05 – Aula C

ORARIO E DURATA: dalle 16:00 alle 20:00. Attività ad accesso libero

REFERENTE: Lorella Franzoni

STRUTTURA DI APPARTENENZA: Dipartimento di Medicina e Chirurgia e Centro di formazione e ricerca su organizzazione, qualità e sostenibilità dei sistemi sanitari.

Salute e benessere (Health & Wellbeing)